Mamma io sono un blogger, tu non puoi capirmi!
Hai già sentito questa frase? Magari l’hai pronunciata tu stesso o ti è stata spiattellata in faccia in maniera anche un po’ brutale.
E ripensandoci, sei ancora lì che ti chiedi “Ma cosa mai vorrà dire blogger?!”.

Foto: CiakClub
Sei nel posto giusto per scoprirlo! Ecco di cosa voglio parlarti oggi:
Chi è il blogger
La risposta potrebbe sembrare molto semplice:
Il blogger è colui che scrive su un blog.
Sì vabbè, così è troppo semplice! Starai protestando.
Tecnicamente è così, l’autore di un blog è definito blogger. Ma per essere precisi, non basta scrivere per un blog: il blogger è anche responsabile della piattaforma in cui pubblica. Che si tratti di un CMS o di qualsiasi altro tipo di sito web.
Ci sono casi in cui un blogger si fa supportare da un esperto di scrittura per il web nella gestione del suo blog.
Quindi la tua seconda domanda è:
Che cos’è un blog?
Il blog è un tipo di sito web, o una sezione interna al sito, i cui contenuti sono pubblicati e visualizzati come se fossero delle pagine di diario. O una raccolta di informazioni sotto forma di articolo o comunicato.
Su una pagina blog troverai sempre (nel 90% dei casi) il nome di un autore e la data di pubblicazione.

Il blogger e la comunicazione
Dal punto di vista comunicativo, il blog è una straordinaria opportunità.
Tutti noi possiamo condividere idee, opinioni e conoscenze con chiunque vogliamo. Qualsiasi esperienza un essere umano o una organizzazione voglia rendere accessibile in rete, con un blog si può!
Le particolari caratteristiche di un blog, lo rendono un sito web predisposto alla condivisione di punti di vista e al dibattito aperto.
Fatta eccezione per quei blog che, per scelte strategiche o di business, si rivolgono a un pubblico riservato. Come ad esempio le comunicazioni pubblicate su aree riservate o intranet.
Potrebbe suonare strano, ma esistono blogger che scelgono di scrivere per il puro piacere e non per interesse commerciale o per fare digital marketing.
D’altronde lo scopo originario di un blogger era proprio questo: nel 1994, uno studente universitario di Chicago, Justin Hall, iniziò a raccontare i suoi pensieri personali su un sito web da lui stesso creato, www.links.net. Quello che è considerato il primo diario web-based.
Blogger professionista: cosa significa
Distinguere tra un blogger professionista e chi scrive su un blog per hobby è fondamentale. Soprattutto perché oggi è sempre più facile scrivere per il web (almeno dal punto di vista tecnico) e aprire un nuovo blog.
Blogger Professionista | Blogger per passione |
---|---|
Il business ruota attorno al blog | Non lo fa per guadagnare |
Organizzato per creare contenuti in maniera costante | Scrive per piacere, passatempo o diletto |
Coltiva relazioni commerciali per il blog | Non è necessariamente interessato ad avere un seguito |
In genere, ha visione imprenditoriale | Può farlo chiunque |
Man mano che piattaforme gratuite come WordPress.com (vedi approfondimento sotto), Tumblr e Medium diventano più popolari, sempre più persone decidono di pubblicare i loro articoli online.
Ma solo il fatto di pubblicare online, non è sufficiente per essere un blogger (e farlo con successo).
Stai leggendo questo articolo per diventare famoso/a o per dare vita ad una tua attività online?
La tua risposta potrebbe avere lo stesso obiettivo finale: monetizzare con un blog!
Creare un blog di successo e fare il blogger per lavoro significa dar vita a una piattaforma sul web capace di generare dei profitti.
Sia in maniera DIRETTA, come le vendite da e-commerce, oppure in maniera INDIRETTA, ad esempio con tecniche di lead generation o programmi di affiliate marketing.
Come fa un blogger a crescere sul web?
Sostanzialmente ci sono due macro strategie che un blogger può applicare per far crescere il suo sito web:
- La via più breve ma incerta
- La strada più lunga ma sicura

Non dico che una delle due strategie sia più EFFICACE dell’altra.
La prima comporta un budget da investire, allocato sui canali giusti e con le corrette tecniche di comunicazione digitale.
La seconda, potrebbe anche essere fatta a un costo prossimo allo zero, o per lo meno nettamente inferiore ai budget per sponsorizzazioni. E portare risultati decisamente più solidi e duraturi nel tempo.
Lo vediamo più avanti, ma intanto parti da un presupposto.
I blog, come tutti i siti web del mondo, crescono per un solo semplice motivo: il traffico di utenti che visitano quelle pagine perché interessati al loro contenuto.
+ UTENTI INTERESSATI AI CONTENUTI = + TRAFFICO SUL BLOG
Ciò significa che un blogger, per emergere e crescere, dovrà essere bravo a proporre i giusti contenuti alla sua nicchia o al suo target di riferimento.

Il volume di traffico non è tutto, ma spesso è una metrica molto importante.
Per fare un esempio, è inutile che io continui a parlare di salame ungherese se scrivo per un blog di alimentazione vegana.
Questa è la base, non ti puoi sbagliare. I contenuti vengono prima di tutto. Così come il piano editoriale strategico che guida le scelte di pubblicazione del blogger.
Potresti essere interessato a leggere: Perché un Piano Editoriale efficace ti salva sempre la vita
Detto ciò, come fa un blogger a portare traffico sui suoi contenuti?
- Scrive blog post e pagine web ottimizzate per la SEO.
- Costruisce una fan base o una community estremamente reattiva su ciò che fa sul web.
- Acquista sponsorizzazioni, visualizzazioni e traffico sulle principali piattaforme di digital advertising.
Far crescere un blog con la SEO
Questa è la strada principale.
Al giorno d’oggi, se fai il blogger, se porti avanti un progetto editoriale sul web, se curi il blog di un’azienda, non puoi ignorare la scrittura SEO. Ovvero scalare le SERP dei motori di ricerca sul web per posizionarti in testa per specifiche parole chiave.
Qui ho approfondito l’argomento SEO e copywriting: SEO Copywriting, cos’è e perché non puoi farne a meno

Far crescere un blog con il traffico a pagamento
Nel caso del traffico a pagamento, un blogger investe dei soldi affinché uno o più contenuti, siano sottoposti a maggiore esposizione e visualizzazione del pubblico.
L’autore del blog decide quindi di acquistare sponsorizzazioni su Google o sui social come Facebook, Instagram, YouTube, affinché un contenuto (un post, una parola chiave di ricerca o un video) generi visibilità per il blog stesso.
Sarà l’utente a decidere se cliccare sul link che rimanda al blog post. E quindi approfondire l’argomento.

I canali che ha a disposizione un blogger per generare traffico a pagamento oggi sono infiniti:
- Banner pubblicati del circuito di Google AdSens
- Acquisire posizionamento in SERP con Google Advertising
- Investire in inserzioni a pagamento su Facebook, Instagram, YouTube e i social
- Dedicarsi a programmi di marketing affiliation
Tutti questi (e fidati, ne esistono molti altri) sono metodi per generare volumi di traffico elevati in tempi strettissimi.
Per il semplice motivo che il blogger ACQUISTA il posizionamento del suo blog o sito web. In termini pratici, può essere che un giorno il suo blog registri 1 o 2 visitatori, e il giorno dopo 500, 1.000 o 5.000.
Da un certo punto di vista, scavalchi l’algoritmo di Google (che lavora per assegnare a ogni singolo sito web o blog uno specifico “punteggio di autorevolezza” su un determinato argomento) acquistando un pass diretto per la prima posizione.
Vita da blogger: è tutto rose e fiori?
Al contrario!
Scordati i mega sorrisi da 32 denti con sfondo patinato di Santorini o Miami Beach.

Chi pensa alla vita da blogger, se la immagina come un continuo viaggiare, provare nuove esperienze, testare i nuovi locali alla moda, recensire gli ultimi prodotti di cosmetica o abbigliamento.
Non è così.
Le giornate da blogger saranno anche ricche di m*@!a.
Prima di tutto, devi essere capace di far funzionare il blog e gli articoli che pubblichi. Cosa intendo?
Una volta che hai scritto la tua recensione, hai raccontato il tuo viaggio, hai descritto nei minimi particolari l’ultima console testata in anteprima, sei sicuro che il tuo post è pronto per fare traffico? Parlo di:
- Struttura logica del contenuto
- Linguaggio utilizzato
- Inserimento di una Call to Action adatta
- Scrittura SEO oriented
Solo una cosa è certa (e in pochi te lo diranno).
Se parti da zero con il tuo blog sarà estremamente difficile che tu riceva grandi volumi di traffico.
Per essere un blogger devi essere motivato
Sarà molto più probabile trovarsi a contare il numero delle sessioni sulle dita della mano.
Ti sembrerà di fare tanto e di ricevere niente. La motivazione in questa fase è tutto.

Quando ho iniziato a costruire il mio blog, ho adottato una strategia ben precisa: restare focalizzato sul mio obiettivo. Scrivere di ciò che più mi interessava, indipendentemente dalla crescita del traffico.
Avevo bene impresso in mente ciò che volevo perseguire con il mio blog.
Quindi, ti do un consiglio: resta motivato anche nei periodi negativi. Continua a pubblicare i tuoi post anche quando sembra che nessuno li stia leggendo.
Il segreto è quello di continuare a offrire articoli interessanti, approfonditi, ben scritti e ottimizzati.
Cura il tuo blog come se fosse un giardino e vedrai che i risultati arriveranno.
Dovresti prendere spunto da questo libro: Manuale di SEO Gardening, come ho imparato a fare SEO copy
4 ingredienti necessari per fare il blogger:
- Motivazione
- Costanza di pubblicazione
- Voglia di crescere e imparare
- Trasparenza
Tutto il resto vien da sé.
Compilazione del form contatti?
Richieste di preventivo?
Acquisti sull’e-commerce?
Ripeto, tutto il resto vien da sé.
Ora ti starai chiedendo:
Come si diventa blogger?
Ancora non esiste una scuola, ma ci sto lavorando 😜
Se non hai ancora trovato il lavoro dei tuoi sogni, puoi sempre creartelo da solo!
Ci sono persone, oggi diventate famose in tutto il mondo, che da un semplice blog hanno tirato fuori una professione. E continuano a guadagnare molti soldi. Si fanno chiamare influencer, content creator, imprenditori.
Qualche esempio?
Arianna Huffington
Rand Fishkin
Chiara Ferragni
Dario Vignali
Andrea Di Rocco
Sono coloro che possono essere definiti “blogger professionisti”. Ovvero hanno fatto del proprio blog la prima fonte di entrata del loro business.
Per diventare blogger professionista, quello che ti serve oggi sono queste semplici cose:
- Un PC
- Una connessione internet
- Una enorme voglia di scrivere (se vuoi, puoi chiamarla passione)
- Tanta conoscenza e formazione nel digital marketing
Quanto guadagna un blogger?
Secondo un indagine condotta da ConvertKit nel 2017, il guadagno medio di un blogger professionista si aggirava intorno ai 140.000 dollari all’anno. Ma i blogger dilettanti, che costituivano l’86% degli intervistati, non raggiungevano i 10.000 dollari all’anno.
Queste cifre devono farti capire una cosa: il lavoro avviato di un blogger professionista può portare grosse soddisfazioni economiche. Ma devi considerare tutti gli sforzi e le fatiche vissuti per raggiungere fama e visibilità.
Se inizi da zero, non puoi pretendere di generare profitti stratosferici.
A meno che tu non sia un blogger con un grosso budget da investire in promozione e pubblicità!
Fare il blogger con WordPress
Oggi WordPress è la piattaforma per fare blogging più diffusa al mondo.
Utilizzata da privati che vogliono raccontare i loro viaggi, dai professionisti che vogliono fare personal branding e dalle aziende che vogliono raccontare i loro prodotti e servizi ai clienti.
- Il 30% dei siti web più importanti al mondo si appoggia a WordPress
- Il 39% dei nuovi siti sul web usa WordPress
Perché WordPress è così tanto diffuso?
- È nato nel 2003, ha un po’ di esperienza in fatto di blog;
- È semplice da usare e non richiede elevate capacità di programmazione informatica per pubblicare i blog post;
- È uno strumento talmente diffuso da poter trovare fornitori, professionisti ed esperti che possono risolvere velocemente i problemi con il tuo blog WordPress.
Ho scritto un articolo completamente dedicato alle differenze tra WordPress.org e WordPress.com!
WordPress.com è un vero e proprio sito web da cui puoi creare a tua volta un sito o un blog gratis.
In questo caso ti basta creare un account utente per avere il tuo blog gratis in quanto si installa gratuitamente nei server di Automattic, proprietaria della piattaforma.
È un po’ come creare un profilo social: ogni volta che vorrai pubblicare sul tuo blog WordPress.com, dovrai accedere al sito con le tue credenziali e dar sfogo alla tua vena creativa di blogger.
WordPress.org è invece il sito web da cui scarichi gratuitamente il CMS (Content Management System, o gestore di contenuti). In questo caso hai bisogno di un hosting dove poter installare il CMS scaricato.
WordPress.org (self-hosted) | WordPress.com (hosted) |
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software open-source gratuito al 100% | servizio commerciale di blogging online |
puoi realizzare qualsiasi tipo di sito: blog, sito vetrina, e-commerce | versione base del servizio è gratis |
devi possedere sia un dominio che un piano di hosting | hosting (limitato a 3gb di spazio), manutenzione e backup gratuiti |
Nessuna possibilità di installare plugin, caricare temi personalizzati o modificare il codice | |
Non è possibile installare Google Analytics per monitorare le statistiche |
Quale scegliere tra i due tipi di WordPress? Facile!
Vuoi fare del tuo blog una professione o utilizzarlo per fini commerciali?
Senza dubbio WordPress.org!
Con questo tipo di CMS sei in grado di creare una piattaforma per i tuoi articoli e allo stesso tempo strutturare un sito o un e-commerce sullo stesso dominio. Hai molte più possibilità di personalizzazione, tracciamento del traffico utilizzo della piattaforma.
Il taglialegna norvegese che va per i boschi alla ricerca di tronchi da abbattere, secondo te uscirà di casa munito di una scintillante sega elettrica o di un insulso seghetto manuale?
Ricordati che anche per un blogger professionista, gli strumenti sono tutto!

Ti ringrazio per la lettura di questo articolo, ti chiedo solo un ultimo favore!
Ogni volta che mi impegno nella stesura di un blog post, lo faccio per tutti i lettori come te che sono interessati a ricevere utili consigli sul digital marketing.
Ma avere un blog e mantenerlo porta via tanto tempo, per questo la più grande soddisfazione per me è ricevere condivisioni e commenti di critica positiva (e negativa)!
Per questo ti chiedo se puoi condividere l’articolo con la tua opinione al riguardo sui tuoi canali social (anche email, se ti va).
Ti basta copiare la URL e incollarla su Facebook, Instagram, Twitter, YouTube, ecc. oppure usare le icone social che trovi qui sotto. Se hai domande, sono a tua disposizione per rispondere. Grazie di cuore.
Ti auguro una buona giornata!

SEO Copywriter e Digital Marketing Specialist dal 2014, mi dedico alla comunicazione per aziende e professionisti. Appassionato lettore di libri di business, marketing e crescita personale. Esperto nel posizionamento su motori di ricerca, catturo l’essenza dei tuoi obiettivi online.
2 risposte
Ok uno può fare un blog o un videoblog e avere successo fino a vivere di questo ma, mi chiedo, quanto dura l’avventura? Ci si campa tutta la vita o c’è il rischio di “venire a noia”, io dico che questo rischio c’è, eccome se c’è. Se uno non diventa Huffington o Ferragni dopo che si fa. È ovvio che la gran massa non appartiene alla categoria dei “Saranno Famosi” (citazione di Fame). Non invidio la vita dei blogger. Voi che dite.
Ciao Paolo! Grazie per il tuo commento. Hai toccato un punto molto importante: quanto dura l’avventura del blogger? Ci sono avventure che nascono e muoiono nell’arco di un giorno. Altre che continuano per anni. Cito un paio di casi come Chiara Ferragni (correttamente già presa a esempio da te) o Salvatore Aranzulla. Sono due persone che hanno fatto del proprio blog un progetto di business. La durata dell’avventura dipende dai nostri obiettivi. Per quanto mi riguarda, fintanto che c’è qualcosa di valido e attinente al mio blog da raccontare, vale la pena farlo. Soprattutto, è molto difficile che un argomento venga completamente sviscerato in un solo articolo, e che questo non venga aggiornato con le novità e le nuove informazioni che lo riguardano. Perciò l’avventura continua!