Il LinkedIn personal branding è la novità del momento!
Hai deciso di lanciare il tuo personal branding su LinkedIn e sei alla ricerca di consigli preziosi su come settare il tuo profilo?
Hai sentito dire che conviene sempre di più utilizzare LinkedIn per fare personal branding in una strategia di digital marketing?
Così non vedi l’ora di aprire la tua pagina LinkedIn o aggiornare il tuo profilo. Molto bene!
In questo articolo ti parlerò dei 10 errori da evitare assolutamente per non affossare il tuo LinkedIn personal branding.
LinkedIn Personal Branding, come iniziare
Personal brand e LinkedIn Marketing
LinkedIn è il social network nato per poter creare la tua rete professionale B2B, cercare il tuo prossimo lavoro, scovare i giusti contatti lavorativi, che tu sia dipendente o libero professionista.
È vero, imparare a utilizzare LinkedIn e padroneggiare i suoi strumenti può richiedere un po’ di tempo.
Ma oggi impostare correttamente un profilo privato o una pagina aziendale per sviluppare il tuo personal branding su LinkedIn è doveroso.
Sopratutto per potenziare la brand awareness del tuo marchio o della tua impresa.
Devi leggere assolutamente: Brand Awareness, migliorarla con una strategia di marketing digitale
Come in tutti i social media, anche su LinkedIn esistono alcune “etichette” di cui dovresti essere consapevole.
Così da evitare di fare una cattiva impressione e utilizzare erroneamente il tuo LinkedIn account.
Rendi interessante il tuo profilo LinkedIn
Ci sono innumerevoli modi per rendere accattivante un profilo e sfruttare il LinkedIn personal branding. Puoi trovare tu stesso tanti spunti navigando nei gruppi LinkedIn o semplicemente allargando il tuo network di conoscenze.
Ciò che è importante, è che il tuo profilo risulti unico e indistinguibile in ciò che fai. E senza commettere errori!
In questo articolo mi fa piacere segnalarti quali sono i 10 errori più banali che si commettono quando si decide di fare personal branding su LinkedIn.
Partiamo!
LinkedIn Personal Branding, 10 errori da evitare a tutti i costi
1. Utilizzare LinkedIn come se fosse Facebook
In genere, c’è una sottilissima linea che differenzia un social come Facebook dagli altri.
Ecco, in questo caso, la differenza tra LinkedIn e Facebook è più simile a un muro portante.
I due social network nascono con obiettivi e ambizioni decisamente differenti.
CONSIGLIO per LinkedIn personal branding: Replicare la tua attività Facebook su LinkedIn non giova assolutamente al tuo business e non ti aiuterà a sviluppare una strategia di marketing di successo.
ESEMPIO: Poniamo il caso che un recruiter o un datore di lavoro o dei potenziali clienti si limitino a osservare esclusivamente il tuo profilo LinkedIn dimenticandosi di CHI sei e COSA fai su Facebook (raramente i recruiter guardano candidato solo su LinkedIn).
Ad ogni modo, se ciò che pubblichi su LinkedIn sono gli stessi contenuti che condividi su Facebook, non stai dando una buona impressione di te. Devi capire che i due social hanno metodologie di comunicazione diverse. Un linguaggio diverso, perché chi popola i due social ha atteggiamenti diversi. In questo caso, il tuo personal branding e la tua webputation sarebbero un disastro.
Qual è il valore aggiunto che apporta un nuovo post di gattini su LinkedIn? Ben poco direi!
A meno che tu non stia condividendo la tua ultima ricerca scientifica sul tasso di empatia che generano i post di gattini sui social in relazione al grado di conversione all’acquisto.
O ancora, che bisogno c’è dell’ennesimo “Buongiornissimo, kaffèèè” in salsa LinkedIn?
Niente, esatto! Perché LinkedIn e Facebook sono due social diversi, creati per scopi diversi e che dovrebbero avere contenuti diversi, come dire, professionali!
2. Inserire un’immagine profilo non professionale
Molto bene, hai caricato la foto del tuo profilo. Ottima mossa di Linkedin personal branding.
Ma (ci risiamo) sembra proprio la stessa che hai usato per il tuo profilo Facebook. Si, quella fatta a Marina di Pietrasanta sul lettino con le infradito. Oppure quella che ti ritrae in costume da bagno, magari due pezzi e scattata di spalle!
Sei davvero sicuro/a di poterti presentare così a un recruiter che seleziona candidati?
CONSIGLIO per LinkedIn personal branding: devi iniziare a pensare LinkedIn come alla tua vetrina professionale ed e probabile che gli occhi di un HR ricadano proprio sul tuo profilo.
Sono sicuro che nel tuo hard disk hai una fotografia dove ti presenti con aria professionale. Niente di eccessivo, intendiamoci, non c’è bisogno di recuperare le foto del battesimo di tuo nipote.
Una bella foto informale, magari presa durante un meeting o una riunione con in bella mostra il tuo sorriso. Segui i consigli che LInkedIn stesso ha pubblicato su come avere una foto perfetta per il profilo.
3. Trasmettere negatività
Questo errore è commesso soprattutto da chi usa LinkedIn per scaricare le frustrazioni lavorative personali e vorrebbe invece trovare un lavoro. Per quello, se vuoi, c’è Facebook, ma dovresti evitare anche lì (poi se vuoi ne parliamo in privato).
Ancora una volta stai facendo LinkedIn personal branding nel modo sbagliato.
Immagina se, durante un colloquio di lavoro o un appuntamento importante, non facessi altro che piangerti addosso. Rispondere in maniera stizzita, assumere un atteggiamento spocchioso. O riversare responsabilità sempre su altre persone.
Come pensi reagirebbero i tuoi selezionatori? Potresti mai allacciare nuovi contatti professionali senza avere difficoltà?
CONSIGLIO per LinkedIn personal branding: potrebbe sembrarti stupido, ma su LinkedIn non devi raccontare la tua vita reale e i tuoi pensieri senza filtri. Ricorda che LinkedIn è una piattaforma per promuovere la tua professionalità.
4. Operare nel B2B senza avere una pagina aziendale
Le pagine aziendali di LinkedIn consentono agli altri utenti di avere maggiori informazioni sulla tua azienda, sul brand, sui prodotti e servizi, nonché sulle opportunità di lavoro.
Questo è quello che recita la guida LinkedIn per creare una nuova pagina aziendale. Niente di complicato o insormontabile. Tutto di guadagnato per la tua brand awareness e il tuo LinkedIn personal branding.
CONSIGLIO per LinkedIn personal branding: tanto per fare un paragone, è come portare avanti un business su Facebook utilizzando un profilo privato e non la pagina ufficiale della tua azienda.
Cose da “Mio Cuggino“, insomma!
5. Non aggiungere il link al proprio sito web
Non inserire il collegamento al tuo sito web è un errore tecnico / tattico decisamente imperdonabile.
Sopratutto se lavori nel web o vuoi fare marketing digitale. Quando un contatto è interessato a quello che fai, devi cogliere la palla al balzo e dargli l’opportunità di approfondire la tua conoscenza sul tuo sito web professionale.
CONSIGLIO per LinkedIn personal branding: devi permettere a chi visiona il tuo profilo LinkedIn di collegarsi al tuo sito web appena possibile. O rischi di perderlo!
Ciò potrebbe persino portare nuove occasioni di business. Allora perché negarsi un potenziale vantaggio?
In genere questo errore è causato da poca attenzione e cura nella gestione del profilo, e vale anche per le aziende, non solo per i privati!
6. Lascia fuori da LinkedIn le beghe da cortile
Altro atteggiamento tipico dei social più frequentati e che non giova al tuo LInkedIn personal branding.
Ti sei alzato con la luna sbagliata e di primo mattino? Non andare a commentare su un Gruppo LinkedIn a cui sei iscritto! È molto pericoloso per il tuo personal branding. Certi errori sui social si pagano molto caro.
CONSIGLIO per LinkedIn personal branding: sfrutta i Gruppi LinkedIn per assumere più conoscenze, informazioni e consigli possibili, rilasciando la giusta quantità di considerazioni personali nei commenti e utilizzando sempre un tono di voce professionale.
Altro atteggiamento poco simpatico che eviterei di fare è utilizzare un linguaggio scurrile ed eccessivamente sgarbato per sottolineare la tua bravura e la tua esperienza nel campo (ebbene si, anche questi esemplari ultra-narcisisti popolano LinkedIn).
Mi chiedo se esista davvero qualcuno disposto a far nascere un rapporto di collaborazione o di lavoro con tali personaggi. Possano loro essere bravi e capaci quanto Mark Zuckerberg!
7. Abusare dell’headline o di altri campi di testo
L’Headline è quella riga di testo che si trova esattamente sotto il tuo nome su LinkedIn.
Ancora non ne ho capito il motivo, ma è in voga utilizzare questo campo di testo (ma anche molti altri spazi compilabili) per inserire senza criterio numeri di telefono o contatti diretti.
Questi comportamenti sono decisamente poco professionali e, oltretutto, violano le condizioni contrattuali di LinkedIn.
CONSIGLIO per LinkedIn personal branding: se hai necessità di potenziare il tuo LinkedIn personal branding ed esporre i tuoi contatti il più possibile, forse dovresti capire meglio come rendere interessante il tuo profilo. E lasciare che siano le persone a chiederti un contatto in un secondo momento.
Oppure è arrivato il momento di provare il trial gratuito di LinkedIn Premium!
8. Non usare troppo testo
Come raccontare le tue esperienze di lavoro per fare LInkedIn personal branding?
I paragrafi dettagliati e lunghi non sono fatti per le descrizioni delle esperienze di lavoro su LinkedIn. Se il tuo resumé è lungo più di quattro o cinque frasi, non è più un resumé! È una novella.
Semplifica il testo e concentrati sulle parole chiave che fanno al caso tuo.
Una descrizione troppo prolissa diluisce la densità delle tue keyword. Inoltre, i recruiters sono soliti dare uno sguardo abbastanza svelto ai profili, e si giustificano affermando di non avere tempo per leggere il tuo romanzo epico su te stesso.
La maggior parte delle persone non pensa a LinkedIn come un motore di ricerca. Semplicemente copiano e incollano il loro résumé, anziché individuare le parole chiave e le competenze che i recruiters ei manager utilizzano per trovare candidati su LinkedIn.
In realtà esiste una SEO anche per LInkedIn, sebbene sia totalmente diversa dalla solita Search Engine Optimization.
CONSIGLIO per LinkedIn personal branding: le tue keywords consentono di trovare il tuo profilo più facilmente e possono attirare nuove opportunità di lavoro.
9. Inviare richieste di collegamento a chiunque
LinkedIn personal branding ed espansione del network professionale.
Tentare di espandere la tua rete LinkedIn comodamente della tua tastiera, ma inviando alla cieca ogni tipo di richiesta di connessione a chiunque abbia un titolo interessante è il metodo più diretto per ricevere una segnalazione (negativa) o addirittura farsi bloccare.
Se troppe persone fanno clic su “Non conosco questa persona” o “Questo è spam” quando invii una richiesta di connessione, gli admin LinkedIn entreranno in azione.
Detto ciò, non devi limitare la ricerca di nuovi contatti alla tua cerchia ristretta di amici. Anzi, esci fuori dal gruppo!
CONSIGLIO per LinkedIn personal branding: se desideri inviare una richiesta di connessione a un profilo LinkedIn, utilizza una presentazione appropriata che include un messaggio personalizzato.
Spiega chiaramente i motivi per cui vuoi collegarti a questo profilo.
10. Spammare sui gruppi LinkedIn
Ahh, le care vecchie abitudini che ci portiamo dietro da Facebook!
Se fai parte di un qualsiasi gruppo LinkedIn, conosci bene questo errore. I gruppi LinkedIn dovrebbero essere quei luoghi virtuali dove persone con gli stessi interessi si riuniscono per scambiare idee e informazioni.
Alcune persone li usano per inviare ripetutamente spammy-link al loro sito web. Questo è abusare del LinkedIn personal branding. Questi profili non vengono presi sul serio e troveranno raramente collegamenti significativi.
CONSIGLIO per LinkedIn personal branding: non fare come loro!
È ora di dire basta a questi 10 errori di personal branding su LinkedIn
Se stai facendo uno di questi errori, ti suggerisco di prenderti un po’ di tempo e iniziare a correggere il tuo profilo LinkedIn.
Soprattutto, se vuoi essere contattato per una nuova opportunità di carriera o vuoi dedicare maggiore considerazione al tuo LinkedIn personal branding.
Quanto prima impari come fare una buona impressione, più è probabile che il tuo profilo venga notato da aziende e responsabili HR.
Tu come hai deciso di impostare il tuo profilo LinkedIn? Hai mai dovuto affrontare uno di questi errori per il tuo LinkedIn personal branding? Scrivimi il tuo parere nei commenti!
Ti ringrazio per la lettura di questo articolo, ti chiedo solo un ultimo favore!
Ogni volta che mi impegno nella stesura di un blog post, lo faccio per tutti i lettori come te che sono interessati a ricevere utili consigli sul digital marketing.
Ma avere un blog e mantenerlo porta via tanto tempo, per questo la più grande soddisfazione per me è ricevere condivisioni e commenti di critica positiva (e negativa)!
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